non mi sento collegato al mondo
come le scale tagliate in mezzo
verso una goccia di mattina alla ferita
e mi faccio crescere le ali
tutti sono uguali davanti alla notte
i gridi senza voci verranno confezionati
le sabbie fini graffiano la pelle
le onde dorate accarezzano le orecchie
le stelle arruginite mi rendono cieco
nella buia regalata dalla luce
il domani che cerco a tastoni
mi ferisce la punta del dito
il taglio piccolo piccolo
gronda del sudore rosso
quando il rumore dei passi dissonanti
turba il sonno
spuntera' il giorno nuovo
l'oggi che uno specchio tiepido
fissa silenziosamente
certo che l'ho sognato una volta
brilla il piombo che copre i polmoni
e sorride il Dio di lamiera
sono alla merce' di chi lubrifica
Sono giapponese.Ho studiato la lingua italiana a Bologna, per un anno. Vorrei provare a scrivere della mia vita quotidiana e delle cose che mi interessano (cultura,musica,poesia,ecc.). Perdonatemi, se faccio qualche errore!
10/29/2014
10/28/2014
attesa
Fiorisce la faccia del mattino
le stelle ballano sul lago
sento l'odore nostalgico
mentre sti piedi attecchiti
non vogliono avanzare
solo il cuore si avvicina al domani
l'ieri eloquente
tirandomi per la manica
mi lancia un sorriso innocente
La sera si accorcia
e arriva la notte lunga lunga
con la luna stupenda
se dovessi partire
sceglierei un giorno come questo
ubriacandomi degli alberi che sputano mille colori
appiccato il fuoco alla vita pesante
saro' la cenere candida
e mi lascio volare sulla tramontana
Quando freddi petali bianchi
mi bagnano il viso
avrei l'idea del tempo che e' passato
ci e' rimasta la meta' della primavera
che avevo sempre ignorato
per la mia arroganza
sono in cerca del calore
che una volta ho sognato
allo spuntarsi del giorno
le stelle ballano sul lago
sento l'odore nostalgico
mentre sti piedi attecchiti
non vogliono avanzare
solo il cuore si avvicina al domani
l'ieri eloquente
tirandomi per la manica
mi lancia un sorriso innocente
La sera si accorcia
e arriva la notte lunga lunga
con la luna stupenda
se dovessi partire
sceglierei un giorno come questo
ubriacandomi degli alberi che sputano mille colori
appiccato il fuoco alla vita pesante
saro' la cenere candida
e mi lascio volare sulla tramontana
Quando freddi petali bianchi
mi bagnano il viso
avrei l'idea del tempo che e' passato
ci e' rimasta la meta' della primavera
che avevo sempre ignorato
per la mia arroganza
sono in cerca del calore
che una volta ho sognato
allo spuntarsi del giorno
10/23/2014
un venerdi
Spezzato il cuore l'ho sciolto nell'inchiostro
perche' tu possa metterlo nella valigia
e mi sento cosi' leggero
nonostante le mie palore
pesassero quanto un foglio alla fine
Il nero che mi schizza
penetrando la mia pelle
comincia a macchiare qua e la'
saro' lo stesso colore della notte
in cui partirai
L'orizzonte taciturno nasconde il fulgore
che avevi negli occhi tuoi
vedendolo lontano
aspetto che ti riporti
un mattino aligero
perche' tu possa metterlo nella valigia
e mi sento cosi' leggero
nonostante le mie palore
pesassero quanto un foglio alla fine
Il nero che mi schizza
penetrando la mia pelle
comincia a macchiare qua e la'
saro' lo stesso colore della notte
in cui partirai
L'orizzonte taciturno nasconde il fulgore
che avevi negli occhi tuoi
vedendolo lontano
aspetto che ti riporti
un mattino aligero
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