Fiorisce la faccia del mattino
le stelle ballano sul lago
sento l'odore nostalgico
mentre sti piedi attecchiti
non vogliono avanzare
solo il cuore si avvicina al domani
l'ieri eloquente
tirandomi per la manica
mi lancia un sorriso innocente
La sera si accorcia
e arriva la notte lunga lunga
con la luna stupenda
se dovessi partire
sceglierei un giorno come questo
ubriacandomi degli alberi che sputano mille colori
appiccato il fuoco alla vita pesante
saro' la cenere candida
e mi lascio volare sulla tramontana
Quando freddi petali bianchi
mi bagnano il viso
avrei l'idea del tempo che e' passato
ci e' rimasta la meta' della primavera
che avevo sempre ignorato
per la mia arroganza
sono in cerca del calore
che una volta ho sognato
allo spuntarsi del giorno
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